martedì 21 dicembre 2010

mercoledì 21 aprile 2010

Siete d'accordo ?


FUNGO SPUGNOLA

Alcuni considerano la spugnola la regina dei funghi. Cresce nei boschi, nei prati e nei i boschi di latifoglie, quali frassino e olmo, e lungo le golene. Si trova da aprile a giugno, sia isolata sia in colonie. Colpisce l’occhio per il suo cappello marrone giallognolo-ocra con incavi a cellette, che ricordano la struttura del favo. La sua carne sa vagamente di cera ed è fragile. La spugnola ha un profumo saporito e un gusto delicato. La varietà più comune di spugnole è la spugnola esculenta ma anche le altre varietà sono commestibili e saporite: la spugnola conica, di color grigio fino a nero brunastro, con evidenti costolature allungate dalla sommità alla base, la spugnola comune, di color fulvo brunastro, e la spugnola gialla, detta anche spugnola rigida, con alveoli giallo miele o color granoturco.Proprietà nutrizionaliLe spugnole si fanno notare per le loro proprietà gustative ma soprattutto per l’elevato tasso di sali minerali, quali potassio e fosforo. Sono presenti anche magnesio, ferro e vitamina C. 100 grammi contengono 1,7 g di proteine, 0,3 di grassi, 0,5 g di carboidrati, 48 kJ/12kcal. Acquisto e conservazionePer tutti i funghi vale questa regola: la freschezza è importantissima. L’ideale sarebbe quindi di acquistarli e prepararli il giorno stesso. Avvolgere quelli sciolti nella carta ed evitare di conservarli in frigo, per non deteriorarne il gusto. Preparazione e cotturaIl cappello, simile al favo di un alveare, e il gambo cavo assorbono terra e parassiti. Per questo motivo si consiglia di dimezzare le spugnole e di sciacquarle bene sotto l’acqua corrente. Il modo migliore per rispettarne il gusto è di farle saltare nell’olio d’oliva, a fuoco forte, con degli scalogni o dei cipollotti. Una buona alternativa al consumo fresco consiste nel farle seccare. In questo modo il sapore risulta ancora più intenso. Le spugnole secche vanno ammollate in acqua e latte per alcune ore. Il liquido che fuoriesce dalla scolatura può essere filtrato e utilizzato per la salsa. Sciacquare a più riprese le spugnole lavate e pressate, e cuocerle senza coperchio per 40 minuti assieme al liquido d’ammollo filtrato, insaporendo il tutto con sale, pepe e un goccio di sherry o di vermut. Questo procedimento permette di trasformare il liquido d’ammollo in una salsa molto saporita.In tavolaIl gusto intenso della spugnola si sposa a meraviglia con la panna, per preparare delle salse, delle minestre (in questo caso, ridurre una parte dei funghi in purea) o per dare corpo alle zuppe. Le spugnole particolarmente grosse possono essere farcite con erbette tritate, fegato, prosciutto, ricotta o formaggio fresco e rosolate per 30 minuti in un tegame.

mercoledì 31 marzo 2010

sabato 27 febbraio 2010


Funghi di fine Inverno : IL MARZUOLO
Prevalentemente in boschi montani, prediligendo gli Abeti in genere ed il Faggio, ma anche sotto Castagno o Quercia, quando a nessuno verrebbe in mente di andare per funghi, quando ancora la rigidità dell'Inverno, sebbene alla fine, avvolge la tranquillità del bosco, quasi sempre nascosto sotto il muschio e le foglie morte, un fungo, biancastro con sfumature grigio-piombo, occupa la scena del risveglio della natura. Dal terreno emerge soltanto parte del cappello grigiastro : è il Marzuolo, il Dormiente, insomma l'Hygrophorus marzuolus che prende il nome proprio dal mese nel quale raggiunge il massimo della vitalità. Si affaccia già a Febbraio e si intrattiene fino a tutto Aprile, qualche volta è ancora presente nei primi giorni di Maggio, complice, ovviamente, la situazione metereologica e l'altitudine. Possiede carne soda e compatta, leggermente fibrosa, ma dal sapore dolce e delicato. L'odore è tenue ma potrebbe cambiare, negli esemplari adulti, diventando, a volte, addirittura sgradevole. E' generalmente considerato uno dei migliori commestibili, ricercato ed apprezzato. Dato il particolare periodo di crescita è estremamente improbabile la confusione con altri funghi. La dove è presente cresce in gruppi molto numerosi, dispensando grandi soddisfazioni al raccoglitore che assapora, con lui, l'inizio di una nuova proficua stagione. Ho detto "...la dove è presente", perchè non lo si trova ovunque, in alcune regioni è assolutamente assente e cresce, abbondante, solo in pochissime e circoscritte zone d'Italia. Si trova sicuramente in Emilia romagna, in Toscana (sopratutto nella provincia di Pistoia), in Lombardia e nel Trentino Alto Adige. Nelle altre zone può apparire con carattere di rarità. Il suo straordinario mimetismo protegge e garantisce la riproduzione della specie, ma la natura, purtroppo, non ha calcolato la presenza (assai diffusa) di una razza di imbecilli chiamata "uomo" che, per accaparrarsi il gustoso fungo, non esita a fare uso di rastrelli con conseguenze sul micelio, che noi tutti ben conosciamo. Insomma, un fungo per intenditori appassionati. da FORUM AMINT"Funghi in Italia"


lunedì 22 febbraio 2010

CORSO DI MICOLOGIA PRESSO IL CENTRO CULTURALE
“LA PANDURERA” DI CENTO.

Venerdì 19 Febbraio 2010, si è concluso, con
la quinta serata dedicata ai funghi commestibili,
il corso di micologia organizzato dalla nostra
associazione presso il centro culturale
“La Pandurera” di Cento (FE).
Il successo e l’interesse inaspettati (più di
cinquanta i partecipanti) ci lusinga e ci sprona
a valutare la possibilità di organizzare, in futuro,
ulteriori manifestazioni (corsi ed esposizioni)
anche presso comuni limitrofi.
Continua, nel frattempo, il corso presso la sede
comunale di Galliera (BO).
Anche in questo caso la partecipazione è stata
numerosa ed estremamente interessata.

martedì 9 febbraio 2010

I funghi del ferrarese in un libro
Antonio Testoni presenta la sua opera alla biblioteca di Sant'Agostino
mercoledì, 27 gennaio 2010, 0:02

Funghi del Ferrarese (Antonio Testoni, Este Edition 2009, 512 pagg., 38 euro)
Sant’Agostino. Verrà presentato quesa sera alle ore 21 presso la Sala “D. Bonzagni” della Biblioteca Comunale (via Statale, 191) il libro ”Funghi del Ferrarese” .Il luogo migliore per presentare un libro sui funghi in provincia di Ferrara? Certamente Sant’Agostino che con il suo bosco della Panfilia rappresenta un vero paradiso della natura e dove “regnano” non solo sua maestà il tartufo bianco ma anche i funghi.Sarà presentato dall’autore Antonio Testoni il libro interamente dedicato ai “Funghi del Ferrarese”, un appuntamento da non perdere per gli appassionati e non solo, ispirando curiosità verso un “tesoro” locale botanico e gastronomico, tutto da conoscere ed apprezzare. Nel corso della serata, promossa dall’Assessorato alla Cultura, dalla Biblioteca Comunale e dall’Associazione Micologica “Bosco Panfilia” ed alla quale interverranno il sindaco Fabrizio Toselli e l’assessore all’Ambiente Lorenzo Grazioli, l’autore dialogherà con Renzo Fregni, presidente della locale associazione micologica.La presentazione del volume rappresenta un ulteriore tassello della promozione ambientale, turistica ed enogastronomica che l’Amministrazione Comunale di Sant’Agostino ha messo in campo per promuovere il territorio coniugando lo sviluppo economico e la valorizzazione delle eccellenze ambientali, in primo luogo il Bosco della Panfilia ed i suo tesori, tra i quali spiccano per l’appunto i funghi.
Antonio Testoni, nato nel 1952 a San Giovanni in Persiceto (Bo), vive a Ferrara dal 1985.È autore e co-autore di varie pubblicazioni su importanti riviste micologiche nazionali: Nuova specie Leucoagaricus pleurocystidiatus (2000), Funghi del Bosco del Traversante di Campotto (2001), Leucoagaricus babosiae (2004), Russule rare ed interessanti (2004), Rari ed interessanti Leucoagaricus (2004).

domenica 31 gennaio 2010

In attesa della primavera

Quando la primavera fa timidamente capolino dal calendario è il momento, per il fungaiolo o l'apprendista tale, di dare una occhiata fuori dalla finestra." Tanta neve tanti funghi" dice un vecchio adagio che si recita ancora nelle nostre valli montane. E' giunto il tempo per verificare l'esattezza di questo detto, le giornate cominciano ad allungarsi e i primi timidi raggi di sole si fanno già più caldi. Passeggiando nei boschi sub-montani è possibile, nell'ultima decade del mese, imbattersi in quelle che sono le prime avvisaglie - vere e proprie " sentinelle " avanzate - delle specie fungine più eccellenti. Si tratta delle deliziose SPUGNOLE e dei PRATAIOLI che spuntano tra ciuffi d'erba con il loro caratteristico cappello con l'orlo arrotolato all'interno. Attenzione: questi funghi prediligono i terreni calcarei e si debbono cercare nei luoghi più risposti e solatii messi a mezzogiorno, specie lungo i prati ai margini del bosco (castagni e querceti). Addirittura sotto la neve è possibile ritrovare qualche esemplare di IGROFORO MARZUOLO una vera e propria leccornia. Chi se ne intende dice che i primi funghi sono i migliori perché sfruttano i primi umori della terra rinvigorita dopo il lungo letargo invernale. A buon intenditor...........

giovedì 28 gennaio 2010

Corso di micologia a Galliera (BO)


Costo del corso Euro 20,00 comprese le 2 escursioni guidate (escluso i permessi di raccolta).